tag:blogger.com,1999:blog-1811321900342873551.post1210427623354853357..comments2013-11-18T09:22:29.434+01:00Comments on Il Blog di<br> Mastro Geppetto: La sinistra e la tentazione di compiacere la tecnocrazia liberal di Jonathan MarsellaMastro Geppettohttp://www.blogger.com/profile/13649383230380506040noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1811321900342873551.post-12417566586227327452013-05-28T21:55:53.430+02:002013-05-28T21:55:53.430+02:00Mi pare un articolo di ampio respiro e lo condivid...Mi pare un articolo di ampio respiro e lo condivido.Estrapolo dall'articolo un pezzo perchè mi pare utile a comprendere cosa è avvenuto "Precisiamo, una certa incapacità dei progressisti di guardare oltre i propri blocchi sociali di riferimento, quelli più sindacalizzati e in un certo senso più garantiti, come pensionati e pubblico impiego esiste tutta; così come va affrontata la difficoltà di rappresentanza di un mondo del lavoro e di un contesto sociale meno diviso in categorie, più individualizzato e fluido da parte sia dei partiti di sinistra che, ancora di più, dei sindacati, pena ridurre ulteriormente la loro capacità di rappresentare la maggioranza della società, di difendere la concertazione utile e ben fatta, di promuovere vera mobilità sociale". Credo che questo sia un punto molto importante da non sottovalutare perchè è stata una delle strade maestre attraverso le quali è potuta transitare tutta la ideologia liberista- lo Stato spreca e ruba, il privato è buono,efficiente in grado di competere ed in fondo anche caritatevole alla bisogna- Per ragioni di spazio e sintesi prelevo un pezzetto del Manifesto di Fabrizio Barca che a me pare possa integrare il mio pensiero a proposito del perchè il liberismo ha avuto giuoco facile:"Il susseguirsi ininterrotto, talora frenetico, negli ultimi venticinque anni, con governi assai diversi, di riforme dei mercati (del lavoro, dei capitali e dei servizi) e della Pubblica Amm., in larga misura inefficaci, sia inte rmini di produttività e inclusione sociale, sia in termini di spirito del paese,stante l’assenza di una visione condivisa sul fine e sulla natura di queste riforme, la sistematica disattenzione alle soluzioni già di fatto praticate nei territori del paese, la tendenza a mettere assieme mattoni istituzionali copiati da diversi altri modelli nazionali.<br />Il susseguirsi di comportamenti abusivi del ruolo pubblico, di gravità,<br />diffusione, arroganza e senso di impunità assolutamente non comparabili con le vicende passate del paese o con altri paesi.<br />Una macchina dello Stato arcaica e autoreferenziale, caratterizzata da “primitivismo organizzativo, rudimentalità delle procedure, insufficienze del personale, scarso ricorso a tecnologie informatiche, arcaicità del disegno complessivo, suo anacronismo rispetto agli altri governi moderni”. La macchina dello Stato, la Pubblica Amministrazione, è in generale attardata nel modello<br />autoritario di governo della cosa pubblica; pretende, con arroganza cognitiva, di predefinire in modo completo le regole del gioco; è affetta da smania normativa; trascura sistematicamente l’attuazione, mancando di “ingegnerizzare” i processi realizzativi; pretende dai cittadini il rispetto delle scadenze mentre non le rispetta essa stessa; ignora la valutazione degli esiti; non facilita o rifiuta, a livello nazionale, il confronto aperto con le soluzioni alternative che vengono dalle esperienze territoriali. La macchina dello Stato è dunque complessivamente estranea agli strumenti della democrazia deliberativa, che si vanno affinando nel mondo contemporaneo. A tenerla in queste condizioni sono la coazione a<br />ripetere e l’intenzionalità di un’élite estrattiva, che deriva benefici (non necessariamente monetari) dalla conservazione dello stato attuale delle cose.<br />Certo, esistono eccezioni, significative, che ben conosco; ma sono frenate,talora soffocate, dal resto del corpaccione della macchina pubblica; sono percepite dai cittadini nei luoghi dove riescono a farsi sentire, ma sono sostanzialmente ignorate dai partiti. Insomma non fanno massa critica. Non sono sufficienti ad attivare il cambiamento".Per liberarci del "liberismo" dobbiamo mettere mano al nostro Stato è alla svelta.<br />Rinaldo Rapallini<br />Anonymousnoreply@blogger.com