domenica 30 giugno 2013

Piazza Verdi
di Alberto Scaramuccia

Se non ho capito male, è stato il taglio dei pini a suscitare, se non addirittura ad alimentare, la ridda di piazza Verdi. Soprattutto ci si interrogava sulla loro età.
A scuola mi insegnavano che bastava tagliare e contare gli anelli per stabilire gli anni di una pianta, per cui mi sono chiesto perché non provassero in questo modo a dirimere la questione. Ma forse, è che di piante come di tante altre cose ci acchiappo proprio poco. Nel dilemma è stato tutto un pronunciamento dalle opposte parti: hanno settanta anni; no sono più giovani, ecco le prove.
Poi, finalmente, ritrovata da Stefano Danese grande ricercatore di cose militari, è arrivata la fotografia di una ricognizione USA durante la guerra che mostrava inequivocabilmente che all'epoca del conflitto c'erano ben dodici pini. Per di più, ier l'altro i giornali hanno divulgato la notizia del ritrovamento effettuato dalla professoressa Cristina Mirabello di una delibera del '39 che disponeva il pagamento della posa in opera delle piante in precedenza messe a dimora. Da cui discende senza equivoci e dubbi che quel filare di alberi ad alto fusto ha almeno 74 anni. Apriti cielo, che per di più la solerte insegnante, che evidentemente nell'età giovanile ha compiuto buone letture, ha ritrovato la prova proprio nella Biblioteca Civica fra carte che avrebbero dovuto essere le prime a venire consultate da chi di dovere.
Per Piazza Verdi sarà quel che sarà, come cantavamo nel '71, ma qua a me interessa parlare di un altro problema che non so se è ancora più importante dell'abbattimento degli alberi, ma che sicuramente gli sta alla base. Intendo dire dello stato della cultura alla Spezia, della sua gestione, di quanto serve, e a che cosa e a chi.
Gli addetti ai lavori, come si è visto con la questione dei pini, non hanno sempre dimostrato  l'adeguata attenzione. Ho già detto che nei primi sei mesi dell'anno sono ricorsi quattro importanti centenari: inaugurazione del Trianon; varo del Doria; inaugurazione del monumento a Garibaldi, evento di cui, fra l'altro, si è tramandata una versione mistificante; un grande convegno per instaurare la Provincia. Avrebbero meritato, io credo, di un maggiore onore del ricordo che io solo ho celebrato nella rubrica che tengo su cittadellaspezia.com. Eppure, sulle ricorrenze avevo informato a suo tempo chi gestisce la cultura alla Spezia, a meno che non abbia sbagliato porta.
Anche lunedì 3 giugno il Sindaco, inaugurando la mostra sullo stemma cittadino ha affermato che la consapevolezza del proprio passato è elemento fondativo di ogni comunità.
A me, che le scrivo da una decina d'anni, sembrano parole bellissime. Siccome, però, non si vede nessun seguito a tali premesse, viene da pensare che siano solo chiacchiere.

Oggi alla Spezia c'è una tale voglia di riportare alla luce radici più o meno lontane, che non si può sprecare questo fermento culturale perché chi avanza proposte non fa parte di nessun cerchio magico o altra figura geometrica. Altrimenti, invece di partecipazione condivisa, nascono solo tanti sospetti che magari possono essere privi di fondamento, ma che dalla nebbia traggono luce.

                                                                                          Alberto Scaramuccia

1 commento:

  1. Come già ho scritto su FB, la questione dei pini è una delle tante che agitano le acque di Piazza Verdi. Ci si è concentrati su quella perché poteva essere un modo per fermare i lavori (e per ora lo è stato).
    C'è la questione economica: perché è vero che la CE ci dà due milioni, ma è altrettanto vero che circa 1 milione è a carico nostro, tramite la Cassa Depositi e Prestiti. Ovviamente questi soldi poi vanno restituiti, a quali interessi? Non si sa.

    Ma il caso Piazza Verdi ha scatenato i cittadini su tante altre questioni: Acam, Enel, il dissesto delle strade, la sporcizia e tante altre cose che sembravano sopite. Io credo che l'Amministrazione dovrebbe tener conto di tutto ciò, invece di prendersela con chi manifesta. Lo scontento è nell'aria e se si votasse domani non so se il PD avrebbe vita tanto facile. Ma non sembra rendersene conto.

    Claudia

    RispondiElimina