mercoledì 31 luglio 2013

Neppure l'antimafia è di sinistra? (Claudia Bertanza)

Dal 2010 ogni anno scendo a Palermo in occasione del 19 luglio, per partecipare alle celebrazioni in ricordo della strage di Via D'Amelio. E dal 2009 faccio parte del Movimento delle Agende Rosse, quelle che ogni tanto qualcuno definisce "comuniste". Ogni anno la 3 giorni palermitana dedicata al ricordo di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano (spero perdonerete la lunghezza dell'elenco, non mi piace definirli "la scorta") è un momento non solo di commemorazione di eroi morti, ma anche un modo per stare vicino a coloro che ancora oggi combattono la mafia. I Magistrati di Palermo, che stanno conducendo un difficile processo che faccia finalmente luce sulla famosa "trattativa" occorsa tra la mafia e lo Stato, che cessò (così pare) dopo le stragi del 1993.


Oggi si rischia un nuovo 1992, le ultime terribili notizie danno per certo l'arrivo, a Palermo, del tritolo per uccidere Nino Di Matteo... e la memoria va alle parole di Paolo Borsellino "è arrivato il tritolo per me". La società civile si sta mobilitando, ma la politica tace. Tace in maniera assordante. Di mafia, di Trattativa, di Agende Rosse parlano solo Azione Civile (e non potrebbe essere altrimenti) e il MoVimento 5 Stelle.

E il PD? Perché il PD non fa sentire la sua voce, la sua solidarietà a questi Magistrati che rischiano la vita?
Poi mi rispondo che è lo stesso PD che disse no a Ingroia e sì al PDL e ritorno al mio precedente articolo, con questa Sinistra che fa come la Destra. Eppure Grasso, in quota PD, è stato un Magistrato anti-mafia... ma forse l'antimafia di Grasso era più bella?

Perché la Sinistra (o presunta tale) tace sulla mafia, ma il PD è così tanto in fibrillazione per la sentenza su Berlusconi?
Non so a voi, ma a me qualcosa non torna.
Ma non capisco cosa.

Claudia Bertanza

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